Il contesto internazionale ed europeo
La produzione di acciaio nel mondo nel 2024 è stata pari a 1,9 Gt, pressoché stabile rispetto al 2023. La quota di acciaio prodotto tramite processo elettrico (EAF) è leggermente cresciuta nell’ultimo periodo, a scapito della produzione a ciclo integrale (BOF). Durante lo stesso periodo, nell’UE27 la produzione di acciaio è stata di 129,7 Mt. Valore che rende l’Unione Europea il terzo produttore mondiale alle spalle di Cina e India, con una crescita del 3,7%. La Germania è il primo produttore dell’UE e settimo a livello globale (37 Mt), seguita dall’Italia con circa 20 Mt, in calo del 5,2% rispetto al 2023 e al dodicesimo posto a livello globale. La Cina, nonostante un calo dell’1,4% della propria produzione rispetto all’anno precedente, ha mantenuto saldamente il primato a livello mondiale anche nel 2024, con un output pari a 1.005 Mt, che costituiscono oltre il 53% dell’intera produzione globale.
Negli altri Paesi del mondo la produzione, pari a 880 Mt, ha segnato un leggero incremento di 7 Mt (+0,8%), contribuendo per quasi il 47% all’attività siderurgica mondiale. L’India, secondo produttore mondiale, è cresciuta di quasi il 6%, mentre tutti gli altri principali Paesi produttori (Giappone, Stati Uniti, Russia e Corea del Sud) hanno registrato delle riduzioni più o meno significative.
Il riciclo dei rifiuti di imballaggio in acciaio in Europa
Secondo gli ultimi dati Eurostat disponibili, il tasso di riciclo dei rifiuti di imballaggio in acciaio in UE27 si è attestato nel 2023 all’85,3%.
Tre dei quattro principali Paesi registrano una performance superiore alla media europea e superiore quindi anche al target dell’80% fissato per il 2030: la Germania raggiunge un tasso di riciclo dell’86,7%, l’Italia dell’89% e la Spagna, il cui dato più recente risale al 2022, ottiene un riciclo del 97,5%. Meno bene fa la Francia, con un tasso del 73,3%.
La produzione di acciaio in Italia
La quantità di acciaio prodotta in Italia nel 2024 è stata di 20 Mt, con una riduzione di oltre il 5% rispetto al 2023 (-1 Mt). Si conferma quindi il trend di calo avviato nel 2022, dopo che nel 2021 si era raggiunto un picco di quasi 24,5 Mt di acciaio prodotte in Italia. Si segnala che il quantitativo di acciaio prodotto in Italia nel 2024 è il dato più basso degli ultimi 15 anni.
L’Italia si conferma il primo produttore europeo di acciaio da forno elettrico: 89% dell’acciaio da rottame, ovvero circa 17,9 Mt, quasi un terzo dell’intera produzione da forno elettrico dell’UE27. La produzione da forno elettrico scende in misura significativa a livello europeo.
L’immesso al consumo degli imballaggi in acciaio
Il dato di immesso al consumo per l’anno 2024 è pari a 504 kt, con un incremento del 4,1% rispetto all’anno precedente. Il 52% degli imballaggi in acciaio prodotti è composta, in misura equa, da Open Top (26%) e fusti e gabbie per cisternette in acciaio, comprese quelle rigenerate (26%).
Una quota minore ma comunque rilevante è composta da General Line (14%) e da altri imballaggi e materie prime per imballaggi (14%).
Il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio in acciaio
Nel 2024 le quantità avviate a riciclo sono pari a 436 kt (+1,1% rispetto al 2023), corrispondente all’86,4% degli imballaggi immessi al consumo, performance che conferma il superamento del target di riciclo dell’80% fissato per il 2030, nonostante vi sia stata una riduzione di circa 3 punti percentuali rispetto al 2023.
Una volta raccolti, i rifiuti di imballaggio in acciaio devono essere consegnati a impianti autorizzati, operatori accreditati RICREA, dove vengono effettuate tutte le operazioni necessarie per il loro recupero (per poterli inviare ad acciaierie e fonderie).
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