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Sostenitori

Il progetto "Il riciclo in Italia" è realizzato grazie al contributo dei sostenitori e dei protagonisti dell'industria del riciclo in Italia.

Materiali informativi dai nostri sostenitori

CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, è un consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi, con la finalità di perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea e recepiti dalla normativa italiana. Al sistema consortile aderiscono quasi 800.000 imprese. CONAI ha segnato il passaggio da un sistema di gestione basato sulla discarica ad un sistema integrato, che si basa sulla prevenzione, sul recupero e sul riciclo dei materiali da imballaggio. Il sistema consortile costituisce in Italia un modello di gestione da parte dei privati di un interesse di natura pubblica: la tutela ambientale, in un’ottica di responsabilità condivisa tra imprese, pubblica amministrazione e cittadini, che va dalla produzione dell’imballaggio alla gestione del fine vita dello stesso. CONAI, che opera con i Comuni in base a specifiche convenzioni, rappresenta per i cittadini la garanzia che i materiali provenienti dalla raccolta differenziata trovino pieno utilizzo attraverso corretti processi di recupero e riciclo. Le imprese consorziate versano un contributo ambientale che rappresenta la forma di finanziamento grazie al quale CONAI sostiene gli oneri economici necessari al raggiungimento degli obiettivi di legge di riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio. CONAI indirizza l’attività e garantisce i risultati di recupero dei Consorzi dei materiali: RICREA per gli imballaggi in acciaio, CIAL per gli imballaggi in alluminio, COMIECO per gli imballaggi in carta e cartone, RILEGNO per gli imballaggi in legno, COREPLA per gli imballaggi in plastica e COREVE per gli imballaggi in vetro. A dicembre 2020 ha iniziato a muovere i primi passi il settimo Consorzio del sistema CONAI: BIOREPACK, per il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica.   Attività Recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio CONAI assicura a livello nazionale il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio previsti dalla legge. Collaborazione con gli enti locali CONAI assicura attraverso l’Accordo Quadro ANCI-CONAI il ritiro dei rifiuti di imballaggio raccolti in modo differenziato dai Comuni e conferiti in convenzione al sistema consortile, riconoscendo i maggiori oneri della raccolta differenziata, sulla base del principio della responsabilità condivisa. Prevenzione CONAI si impegna a favorire la diffusione tra le imprese di una cultura di sostenibilità ambientale a cominciare dalla progettazione di imballaggi a ridotto impatto ambientale e realizzati al fine di consentire la massima riciclabilità a fine vita. Comunicazione e sensibilizzazione L’impegno di CONAI è rivolto sia ai cittadini, per sensibilizzare alla raccolta differenziata di qualità e alla valorizzazione dei rifiuti di imballaggio, sia agli enti locali per l’attuazione di processi efficaci di gestione della raccolta differenziata finalizzata al riciclo dei materiali.   Punti di forza ▪ CONAI opera attraverso criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Questo sistema costituisce infatti la risposta delle imprese ad un interesse collettivo, quale quello ambientale, nel rispetto di indirizzi ed obiettivi fissati dalla legge. ▪ L’impegno economico delle imprese che, nel rispetto dei princìpi “chi inquina paga” e “responsabilità condivisa”, garantisce le risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi previsti. ▪ La scelta di criteri di gestione, che hanno permesso un rapporto costo-risultato tra i più efficienti d’Europa. ▪ Un rapporto costruttivo con il territorio. www.conai.org

Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale operatore nella gestione dei Pneumatici Fuori Uso (PFU) in Italia, costituita dai principali produttori di pneumatici operanti in Italia (Bridgestone, Continental, Goodyear-Dunlop, Marangoni, Michelin e Pirelli), garantisce la corretta gestione del rintracciamento e del recupero del 60% circa dei PFU generati nel nostro Paese: mediamente 200.000 tonnellate che ogni anno vengono rintracciate capillarmente in ogni Regione e in ogni Provincia, dai grandi centri ai borghi, dai piccoli comuni montani alle isole minori. Un sistema efficiente e di eccellenza che pone l’Italia come esperienza di riferimento in ambito europeo. Un impegno che non si ferma alla raccolta e al recupero dei PFU ma si spinge oltre, per ampliare le possibilità di impiego della gomma riciclata, strutturare industrialmente la filiera e realizzare così una concreta e sostenibile chiusura del ciclo di recupero di questa preziosa risorsa: i Pneumatici Fuori Uso. Parallelamente alle attività di gestione delle operazioni di raccolta, trasporto, trattamento e valorizzazione dei PFU di propria responsabilità, l’impegno di Ecopneus consiste nella promozione delle diverse applicazioni della gomma riciclata, oltre che delle iniziative di informazione e sensibilizzazione per la creazione di una “cultura del riciclo”. Grazie alle prestazioni meccaniche di alto livello e i numerosi benefici sia per i cittadini che per l’ambiente, l’impiego della gomma riciclata, utilizzata sotto forma di granuli, polverino, rotoli o mattonelle, viene promosso per realizzare soluzioni innovative come pavimentazioni antitrauma per le aree gioco dei bambini, superfici sportive performanti e antiurto, prodotti edili per l’isolamento acustico e asfalti modificati più “silenziosi” e duraturi. Attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni e di nuove tecnologie, il consorzio si impegna quotidianamente a sviluppare dinamiche che vadano oltre la sola raccolta e recupero di un prodotto a fine vita, che sappiano innescare meccanismi virtuosi in cui la sostenibilità diventa leva di sviluppo strategica e driver centrale delle scelte di business delle aziende, creando occupazione qualificata, alimentando le attività di ricerca e sviluppo verso un sempre maggiore impiego della gomma riciclata. Fondato da sempre su etica e legalità, quello di Ecopneus è un impegno costante verso i cittadini, le aziende della filiera, gli stakeholder e l’ambiente. Solo nel 2021 sono state infatti risparmiate all’atmosfera circa 300.000 tonnellate di emissioni di CO2, oltre agli 1,5 milioni i  di acqua (corrispondente a circa 600 piscine olimpioniche) per il trattamento di risorse naturali. www.ecopneus.it

Itelyum è leader nazionale e player internazionale nella gestione e valorizzazione dei rifiuti industriali, in particolare pericolosi. Con più di mezzo secolo di storia, si occupa sia della trasformazione e del recupero di rifiuti industriali – in particolare rigenerazione di oli esausti e purificazione di reflui chimici e solventi esausti– sia della gestione responsabile e della valorizzazione per l’invio a destinazioni circolari di una vasta gamma di rifiuti industriali. Con la forza di 27 società, 28 siti operativi e più di 1.000 persone, il Gruppo gestisce circa 1 milione e ottocentomila tonnellate di rifiuti speciali, generando ricavi per circa 500 milioni di euro. Itelyum offre soluzioni sostenibili a oltre 35.000 clienti in più di 60 paesi ed è una delle società che meglio rappresentano l’approccio sistemico verso l’economia circolare. Headquarter a Lodi, due grandi impianti di rigenerazione di oli lubrificanti, un’unità che si occupa della purificazione dei solventi con sede a Landriano (PV), e un gruppo di società, prevalentemente PMI, che gestiscono su tutto il territorio nazionale diversi servizi “one stop shop” ai produttori di rifiuti speciali; la presenza attiva in tutte le fasi di gestione dei rifiuti terrestri e portuali, dalla raccolta, allo stoccaggio, al trasporto e pretrattamento, è completata da attività di servizio e intermediazione, di consulenza ambientale, analisi chimiche e per la sicurezza. Nel 2022, dalla rete di valore e competenza delle aziende del Gruppo, è nato Itelyum Net, un soggetto giuridico capace di avvalersi dei requisiti di Itelyum in termini di risultati economici, di attestazioni SOA, di iscrizioni all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, di capacità ricettiva degli impianti, di disponibilità di mezzi ed attrezzature. Itelyum net si propone come interlocutore unico per processi, servizi e consulenza, garanzia di soluzioni ambientali circolari, improntate all’abbattimento delle emissioni di CO2, al recupero e alla valorizzazione con conseguente risparmio di materie prime vergini. Il core business sostenibile e circolare, infatti, contribuisce concretamente alla decarbonizzazione delle filiere in cui Itelyum opera: grazie ai propri prodotti riciclati il Gruppo ha permesso di evitare l’emissione di oltre 270 mila tonnellate di CO2 nel solo 2021 e il risparmio di materia prima fossile. L’impegno di Itelyum per lo sviluppo sostenibile è attestato anche dall’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite di cui supporta attivamente i 10 Principi in materia di Diritti Umani, Lavoro, Ambiente e Lotta alla Corruzione; è, inoltre, tra i membri fondatori della Fondazione Global Compact Network Italia. www.itelyum.com

Seda progetta e realizza innovative soluzioni di packaging in carta in grado di creare un legame unico tra i brand e i loro consumatori. Key player a livello globale nel packaging per Ice Cream e tra i principali leader di mercato nel Food Service e Food Industry, da sempre Seda collabora con le multinazionali leader in questi settori per fornire loro soluzioni in grado di anticipare, soddisfare e superare le loro esigenze, contribuendo allo sviluppo di sistemi circolari, a basse emissioni di carbonio e a contenuto consumo di acqua. Ogni giorno, oltre 100 milioni di consumatori nel mondo utilizzano un packaging Seda. Fondata in Italia e con sedi in Europa e Nord America, il Gruppo è attualmente composto da 5 società – Seda Italy, Seda Germany, Seda UK, Seda Ibérica, Seda North America - e 13 siti produttivi che assicurano prossimità logistica e continuo supporto ai nostri clienti. Sostenibilità e Innovazione sono i pilastri fondamentali che guidano il nostro business. - Sostenibilità: è al centro del nostro modo di pensare e di lavorare per le nostre persone, i clienti, i consumatori e l’ambiente. I prodotti Seda sono a base carta e si inseriscono perfettamente nel modello di economia circolare. La sua materia prima, la fibra di legno, è una risorsa naturale rinnovabile e sostenibile. Tutta la carta utilizzata in Seda proviene da foreste gestite in modo sostenibile, rispondendo ai più elevati standard di Forest Management Certification (FSC®, PEFC™ e SFI®) che supportano al contempo molteplici programmi di riforestazione. Adatti alla raccolta e al riciclo dopo il loro smaltimento, i prodotti Seda sono in grado di incontrare i target del Green Deal europeo in materia di riciclo del packaging. - Innovazione: è la colonna portante del nostro successo. I nostri prodotti (dall’ideazione e lancio del Calippo nel 1984 divenuto packaging iconico nel mondo del gelato, al più recente Eco Fit Lid, rivoluzionario coperchio in carta per bicchieri creato per il mondo del fast food) raccontano una formidabile e rivoluzionaria storia di creatività. Siamo pionieri nella realizzazione di prodotti innovativi grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e ad un’analisi costante dei trend e delle dinamiche di mercato, che ci consente di anticipare i bisogni dei nostri clienti e migliorare la vita dei consumatori finali. La concentrazione di creatività, expertise e know how acquisiti nei quasi sessant’anni di esperienza sul mercato, uniti a impegno e dedizione in un’ottica di continuo miglioramento, consentono a Seda di realizzare packaging iconici per i clienti, aiutandoli a distinguersi sul mercato e a guadagnare la fidelizzazione duratura dei loro consumatori. www.sedagroup.com

Almaviva è sinonimo di innovazione digitale. Esperienze consolidate, competenze uniche, ricerca continua e una profonda conoscenza dei diversi settori di mercato, pubblico e privato, ne fanno il Gruppo leader italiano nell’Information & Communication Technology. Almaviva accompagna i processi di crescita del Paese raccogliendo la sfida che le realtà enterprise devono affrontare per rimanere competitive nell’epoca del digitale, innovando il proprio modello di business, la propria organizzazione, la cultura aziendale e l’ICT. La presenza in Italia è un riferimento di valore per Almaviva, che interpreta ogni giorno una Cultura d’Impresa fondata sull’attenzione per le persone, sull’osservanza dei principi etici condivisi, sul trasparente rispetto delle regole. A partire dalle solide competenze Made in Italy di Almaviva è nato un network globale che opera attraverso 44 sedi in Italia e 26 all’estero, con un’importante presenza in Brasile, oltre che negli Stati Uniti, Colombia, Tunisia, Romania, Arabia Saudita, Egitto, Russia, Repubblica Dominicana e a Bruxelles, centro nevralgico della UE. Con 45.000 persone, 10.000 in Italia e 35.000 all’estero, Almaviva è il 3° Gruppo privato italiano per numero di occupati al mondo, con un fatturato pari a 974 milioni di euro nel 2021. La trasformazione digitale offre un contributo riconosciuto alla realizzazione di uno sviluppo sostenibile. Remote Sensing, Blockchain & Distributed Ledger Technologies, GIS & Location Intelligence, Edge Computing, Digital Twin, Artificial Intelligence, IoT Connectivity, Advanced Analytics: catalizzatori di innovazione, le tecnologie digitali, unite alle competenze AlmavivA, offrono una serie di interessanti possibilità di applicazione in tutti gli ambiti legati alla sostenibilità. Sostenibilità che, nella visione AlmavivA, è un’impronta culturale che investe tutti gli ambiti aziendali. Una innovazione che parte dall’adozione di nuovi comportamenti individuali e di inediti modelli organizzativi passa dalla profilazione di servizi e soluzioni sui bisogni del mercato, integra aspetti sociali, ambientali ed economici e attraversa le generazioni per rivolgersi oggi al futuro del mondo. www.almaviva.it

Da 25 anni Ecomondo ha guardato al rifiuto come risorsa preziosa da cui recuperare nuova materia prima seconda. Da quando il tema era ancora solo per “addetti ai lavori”. Ora che la questione ambientale e climatica è una priorità nelle agende di tutti i governi, la manifestazione di Italian Exhibition Group continua nel suo ruolo di community catalyst, attirando ogni anno alla fiera di Rimini tutto ciò che di questa filiera è più innovativo e all’avanguardia. I dati dell’ultima edizione, da poco conclusasi, stanno a dimostrarne la centralità: +41% di presenze totali rispetto al 2021 (e un +15 sull’edizione record del 2019), segnando inoltre il raddoppio delle presenze estere (provenienti da 90 paesi) grazie alla politica d’internazionalizzazione avviata da IEG in questi anni e che attrae a Rimini nuovi e numerosi visitatori mondiali nel segno dell’eccellenza, qualitativa e numerica. Ecomondo rappresenta un vero e proprio “sistema”, una community, che deve la sua unicità all’intreccio virtuoso tra il business della parte espositiva, le relazioni istituzionali al più alto livello, dalla Commissione europea passando per il Ministero dell’Ambiente e la Sicurezza energetica, fino alla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile e ai Consorzi di filiera, e a un calendario convegnistico ricchissimo e articolato che offre a visitatori ed espositori la bussola per orientarsi nei cambiamenti in atto e uno stimolo constante per i decisori pubblici a proseguire nel cammino della sostenibilità. Centinaia le storie di innovazione portate in Fiera a Rimini dalle start up e dalle aziende espositrici. Lo stato dell’arte del mercato, lo hanno testimoniato i 1.400 brand espositori presenti su 130mila metri quadrati in questa 25ª edizione di Ecomondo - e 15ª di Key Energy - che hanno raccolto il meglio delle tecnologie made in Italy e internazionali per i pilastri della green economy: bio-economia circolare, gestione e valorizzazione dei rifiuti e delle acque reflue, rigenerazione dei suoli e dei mari e crescita blu sostenibile e rischio idrogeologico, assieme alle soluzioni e tecnologie nel settore del solare, fotovoltaico e sistemi di accumulo, eolico on shore e off shore, efficientamento energetico nell’industria e negli edifici, ed un focus sulle città sostenibili e mobilità elettrica. 160 gli eventi istituzionali curati dai due comitati scientifici di Ecomondo e Key Energy. Tanti numeri, che danno l’idea delle opportunità da cogliere sia per il futuro, sia per le tecnologie che ci permettono di guardare a una economia diversa, più sostenibile. Ecomondo è impegnata in prima persona in questa battaglia, con un quartiere fieristico “green” ha appena ottenuto una importante certificazione ISO20121 a testimonianza di un percorso virtuoso che ha compiuto in questi 25 anni. Ecomondo continua a portare avanti un messaggio di concretezza straordinario ovvero che il Sistema Italia è maturo per accompagnare il paese verso gli obiettivi di neutralità climatica. Ora è necessario che i policy makers e gli apparati amministrativi supportino il cambiamento e la transizione verde leva straordinaria per aumentare posti di lavoro e uscire dalla crisi climatica economica e sociale che stiamo vivendo. E che esemplifica come questa battaglia possa essere combattuta. E vinta, con l’impegno di tutti. www.ecomondo.com

La filiera rappresentata dalla Federazione Carta e Grafica ha espresso nel 2021 un fatturato di 25,3 miliardi di € (1,4% del PIL), generato da 165.200 addetti attivi in 16.469 aziende. I settori rappresentati dalla Federazione non solo producono beni e materiali, tecnologie essenziali per clienti e consumatori, ma sono centrali per lo sviluppo dell’economia circolare in quanto la carta è il biomateriale per eccellenza. Infatti, la filiera cartaria svolge un ruolo strategico ed essenziale nell’economia circolare del Paese: nel 2021 sono stati riciclati dalle cartiere italiane oltre 6 milioni di tonnellate di carte e cartoni (11,5 tonnellate al minuto); nell’imballaggio in carta il riciclo ha raggiunto l’85%. L'industria cartaria italiana è 2° in Europa, dopo la Germania, con il 10,7% dei volumi complessivi dellʼarea. Nel dettaglio delle diverse tipologie, è leader assoluta nella produzione di carte per uso domestico, igienico e sanitario con il 20% dei volumi europei, 2° nelle carte da involgere con il 13% circa della totale produzione europea e 3° nel complesso delle carte e cartoni per imballaggio e in altre specialità, con quote rispettivamente pari a oltre il 10% e il 12% dei volumi realizzati in Europa. L'industria italiana delle macchine per printing e converting è tra le prime al mondo, con uno share di mercato che si attesta intorno al 10%. Il saldo commerciale nel 2021 si attesta a 1.138 milioni di euro (+19,9% sul 2020). L’industria si caratterizza per una forte vocazione allʼexport ed è composta principalmente di aziende medio-piccole che hanno fatto della flessibilità e della specializzazione produttiva i loro punti di forza, riconosciuti e apprezzati a livello internazionale L'industria grafica italiana è 2° in Europa per fatturato, con una quota percentuale del 15,2% e seconda anche per numero di imprese e numero di addetti. Il saldo della bilancia commerciale del comparto grafico è positivo di oltre mezzo miliardo di euro. I prodotti di eccellenza italiani sono stampati pubblicitari e commerciali (come cataloghi, brochure e dépliant), riviste, libri (fra cui libri d’arte) e modulistica. L'industria cartotecnica trasformatrice italiana è 2° in Europa per fatturato, con una quota percentuale del 17%, prima per imprese e seconda per addetti. È orientata all’export, con un saldo della bilancia commerciale positivo di quasi 2 miliardi di euro. È secondo produttore Ue nel cartone ondulato, ma eccelle anche nella produzione di imballaggi flessibili, astucci pieghevoli, sacchi, shopping bag, etichette autoadesive, tubi, carte da parati, carte valori e articoli da regalo La carta è un esempio di bioeconomia circolare in quanto ha saputo coniugare la sostenibilità dell’impiego di materie prime rinnovabili con il riciclo dei prodotti a fine vita. Infatti, da un lato la carta è rinnovabile, riciclabile, biodegradabile e compostabile; dall’altro l’industria cartaria nazionale da sempre reimpiega carta e cartone usati nelle proprie produzioni e sviluppa così il concetto di economia circolare. I prodotti forestali, come la carta, sono un importante incentivo alla promozione di efficaci criteri di gestione del patrimonio forestale (circa il 90% della materia prima fibrosa acquistata dallʼindustria cartaria italiana certificata FSC-PEFC). LʼItalia è al 2° posto, dopo la Germania, in Europa per i volumi di carta da riciclare impiegati annualmente nelle proprie produzioni. Oggi quasi il 63% delle carte e cartoni prodotti in Italia è realizzato a partire da carta riciclata e per alcune produzioni (carte e cartoni per cartone ondulato) la carta da riciclare è l’unica materia prima, con tassi di riciclo che nel comparto dellʼimballaggio pari all’85%, obiettivo fissato dalla direttiva europea per il 2030. https://federazionecartagrafica.it

Cobat è la grande piattaforma italiana dell’economia circolare, che lavora a stretto contatto con le principali imprese del Paese e continua ad investire su innovazione e ricerca, consapevole che i prodotti di oggi sono le materie prime di domani. Forte di una leadership e di un’esperienza di oltre 30 anni nella raccolta di pile e di accumulatori esausti, Cobat oggi garantisce non solo un servizio efficiente di gestione dei prodotti a fine vita, ma anche soluzioni, consulenza e formazione per le imprese che vedono nello sviluppo sostenibile un’opportunità e vogliono esserne protagoniste. Nato come Consorzio, Cobat si è evoluto diventando una SPA Società Benefit e oggi fa parte del Gruppo Innovatec, leader in Italia nel settore della Clean Technology. In particolare Cobat è controllata da Haiki+, subholding del Gruppo dedicata all’economia circolare. Cobat offre alle imprese servizi integrati e personalizzati di raccolta, trattamento e avvio al riciclo di pile e accumulatori esausti, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), inclusi i moduli fotovoltaici, pneumatici fuori uso (PFU), prodotti in materiali compositi e prodotti tessili giunti a fine vita. Presente capillarmente su tutto il territorio nazionale grazie a un network logistico e di impianti accuratamente selezionati in base ai più rigidi standard, garantisce il principio di prossimità, ottimizza i costi e minimizza l’impatto ambientale. La piattaforma Cobat, inoltre, assicura la massima sostenibilità economica e ambientale ai produttori e agli importatori di beni che, per legge, si devono occupare della gestione di questi prodotti quando giungono a fine utilizzo. Per rispondere alle esigenze delle aziende che puntano su innovazione, nuove opportunità e modelli di business legati alla sostenibilità, Cobat è in grado di offrire, grazie a Cobat Academy, servizi di formazione e consulenza. I percorsi formativi di Cobat Academy prevedono corsi a calendario in presenza e online, specifici progetti formativi aziendali ed e-learning con fruizione on-demand. Quattro le macro-aree del catalogo: Ambiente, Sostenibilità, Health and Safety ed Economia circolare. Cobat Academy ha anche creato un’area specifica destinata alla consulenza ed al supporto delle organizzazioni.  Un network di professionisti, impegnati ad affiancare le aziende nella gestione di ogni aspetto relativo ad ambiente e sostenibilità e nello sviluppo di nuove opportunità di business. www.cobat.it

Erion come più importante Sistema multi-consortile italiano di Responsabilità Estesa del Produttore per la gestione dei rifiuti associati ai prodotti elettronici e per i rifiuti di prodotti del tabacco opera secondo il principio della “Extended Producer Responsibility” (EPR). Un approccio basato sulle Direttive europee che individuano il Produttore quale responsabile degli effetti ambientali dei propri prodotti anche una volta che essi divengono rifiuti; con l’obiettivo di ridurre la generazione degli stessi e di riciclare le materie in essi contenuti. In Italia, Erion garantisce a oltre 2.500 aziende consorziate che rappresenta il rispetto di tale obbligo per le filiere dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche Domestici e Professionali, dei Rifiuti di Pile e Accumulatori, dei Rifiuti di Imballaggi e dei Rifiuti di prodotti del tabacco. Nel 2022 il Sistema ha gestito 290.880 tonnellate di rifiuti associati ai prodotti elettronici, di cui 266.6140 tonnellate di RAEE Domestici. Da questi, sono state ricavate più di 134.000 tonnellate di ferro (pari al peso di 18 Tour Eiffel), circa 5.000 tonnellate di alluminio (equivalenti alla quantità necessaria per produrre più di 360 milioni di lattine), più di 6.000 tonnellate di rame (pari a 70 volte il peso del rivestimento della Statua della Libertà) e, infine, oltre 35.000 tonnellate di plastica (pari a circa 13 milioni di sedie da giardino). Il corretto trattamento di questa tipologia di rifiuto ha poi permesso di risparmiare oltre 400 milioni di kWh, pari ai consumi domestici annui di una città come Firenze e di evitare l’immissione in atmosfera di circa 1,8 milioni di tonnellate di CO2eq, come azzerare le emissioni generate dal parco veicolare dell’intera provincia di Milano per 65 giorni. Sono numeri importanti che, però, non possono far passare in secondo piano le grandi sfide a cui la filiera è chiamata a rispondere: dagli sfidanti target di raccolta RAEE, al nuovo Regolamento europeo sulle batterie. Per questo Erion affronta il prossimo futuro consapevole che la Responsabilità Estesa del Produttore, oggi, non può più limitarsi alla gestione del rifiuto. Una reale transizione ecologica richiede di affrontare nuove istanze, come quelle sull’eco-design dei prodotti, sulla loro durabilità e riciclabilità, sulla sensibilizzazione dei cittadini a un’Economia Circolare più diffusa, efficace e inclusiva. Erion risponde a questa esigenza ricercando un dialogo costruttivo con le istituzioni e con i suoi stakeholder, partecipando a progetti di ricerca nazionali ed europei, promuovendo campagne di comunicazione e sensibilizzazione per i cittadini, realizzando studi e ricerche e aiutando i professionisti del domani a formarsi nel campo dell’economia circolare e della sostenibilità. Sempre pensando al futuro del nostro Pianeta. https://erion.it

Ambiente S.p.A. interpreta una bella storia di impegno con una crescita costante e ragionata di una società, fondata nel 1990, che si presenta nel panorama nazionale con le caratteristiche idonee ad esaminare tutte le problematiche inerenti al recupero di materiali dalla raccolta differenziata. La condivisione di strategie globali, relative anche ai criteri ESG, permette un continuo aggiornamento della propria politica industriale indirizzando convenientemente investimenti e risorse. In tal modo è possibile utilizzare tecnologie innovative per il recupero di materie prime seconde. Il proprio sito operativo dispone di un impianto fotovoltaico capace di generare 0,7 Mw di potenza, utilizzando la stessa nei propri cicli di lavorazione con cessione alla rete elettrica nazionale durante le manutenzioni programmate. L’adesione ai principi di etica comportamentale prevede l’Organismo di Vigilanza ai sensi del d.lgs. 231/2001 e la certificazione del sistema di gestione per la prevenzione della corruzione secondo la norma UNI ISO 37001: 2016. Ambiente S.p.A. rappresenta la risposta più efficace alla selezione dei materiali di scarto e alla gestione della raccolta differenziata. Con oltre 30 anni di esperienza nel settore e una spiccata sensibilità nei confronti dell'ambiente, è dotata della piattaforma ecologica con l'impianto di selezione del multimateriale tra i più innovativi in Europa. La sua strategia industriale mutua dalla logica del Life Cycle Assessment l’attuazione di una politica integrata per l’ambiente. Pertanto permette con la sua attività di limitare la capacità di carico dei sistemi naturali, di consentire la produzione di beni diminuendo – allo stesso tempo - i consumi di energia connessi e le materie prime necessarie. Le rigorose procedure interne certificate dai sistemi di gestione della sicurezza, dell’ambiente, della responsabilità sociale, dell’energia danno condivisione e conoscenza verso gli stakeholder delle norme comportamentali che assicurano la buona impresa. L’adesione al Global Compact presso l’ONU consente, su base annuale, la presentazione della propria COP (Communication on Progress) che testimonia il percorso di supporto ai dieci principi che definiscono l’organizzazione. Allo stesso modo l’attiva partecipazione, quale membro promotore, della Fondazione per lo sviluppo Sostenibile, permette un continuo confronto di intenti per nuove ed incisive azioni di rinnovamento. L’adesione su scala regionale alle iniziative di Legambiente comporta la sua partecipazione convinta ad opportunità di crescita del territorio. Ultimo, ma non per importanza, è l’attivo partenariato con le Università che hanno consentito tesi di laurea sperimentali e documentali a numerosi studenti e la condivisione di progetti di dottorato. www.ambiente-spa.eu

Il Consorzio Italiano Compostatori è un’organizzazione senza fini di lucro che si occupa di promuovere e valorizzare le attività di riciclo di rifiuti e sottoprodotti a matrice organica e ha come finalità la produzione di compost, fertilizzanti organici e biometano. Il Consorzio, che conta quasi centocinquanta consorziati, riunisce e rappresenta soggetti pubblici e privati produttori o gestori di impianti di compostaggio e di digestione anaerobica, associazioni di categoria, studi tecnici, laboratori, enti di ricerca, produttori di macchine e attrezzature e altre aziende interessate alle attività di compostaggio e di gestione dei rifiuti organici. Il CIC, in virtù della elevata rappresentatività delle aziende consorziate, si qualifica come punto di riferimento nazionale della filiera del riciclo dei rifiuti a matrice organica. Il CIC è impegnato in numerose iniziative nazionali e internazionali volte alla prevenzione della produzione di rifiuti organici e alla diffusione di una raccolta differenziata di qualità che permetta l’effettivo recupero degli scarti organici negli impianti di trattamento biologico. A tal fine, oltre a monitorare costantemente la qualità della frazione organica in ingresso agli impianti di compostaggio – o agli impianti integrati di digestione anaerobica e compostaggio – ha ideato programmi di qualità e sviluppato partnership con numerose associazioni nazionali ed internazionali. Nel 2003 il CIC ha avviato il programma volontario Marchio Compost di Qualità CIC che, attraverso verifiche continue sul prodotto, attesta la qualità dei fertilizzanti organici prodotti negli impianti delle aziende consorziate. Ad oggi più di un terzo del compost prodotto in Italia è a Marchio CIC. Nel 2006 nasce poi il Marchio Compostabile CIC, un servizio fornito agli impianti consorziati che oggi garantisce l’oggettiva compostabilità e compatibilità dei manufatti biodegradabili durante il recupero del rifiuto organico negli impianti di compostaggio e integrati su scala industriale. Dal 2017 le aziende CIC hanno intrapreso la strada della produzione di biometano che si affianca alla produzione di fertilizzanti organici rinnovabili di qualità. Oggi, oltre alle attività legate alla qualità di matrici e prodotti, il CIC è costantemente impegnato in numerose iniziative rivolte al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Unione Europea nell’ambito del pacchetto dell’Economia Circolare recentemente approvato. Il CIC celebra nel 2022 il 30nnale dalla fondazione. www.compost.it

Ecolamp è il consorzio senza scopo di lucro per il recupero dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), nato nel 2004 per volontà delle principali aziende nazionali e internazionali del settore illuminotecnico, attive sul mercato italiano. Oggi Ecolamp riunisce oltre 350 produttori di apparecchi elettrici ed elettronici, per conto dei quali ha sviluppato in tutto il Paese un servizio per la gestione completa e capillare delle fasi connesse al ritiro, trasporto, recupero e trattamento dei RAEE. Contraddistinguono il Consorzio un modello organizzativo teso al miglioramento continuo, la ferma volontà di salvaguardare l’ambiente e la ricerca di soluzioni tecnologicamente innovative, economicamente sostenibili e operativamente efficaci per la realizzazione di un corretto sistema di gestione dei RAEE. Ecolamp attualmente serve, in particolare per i raggruppamenti R4 ed R5, oltre 1.600 centri di conferimento tra isole ecologiche comunali, luoghi di raggruppamento della distribuzione e altri siti iscritti al Centro di Coordinamento RAEE, che ne garantisce un’equa allocazione fra i diversi sistemi collettivi come Ecolamp. Accanto alla raccolta obbligatoria presso i centri di conferimento, Ecolamp mette a disposizione servizi rivolti agli operatori professionali, con l’obiettivo di fornire al mondo B2B un’offerta completa e modulabile secondo ogni necessità di smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche in dismissione. In particolare: Extralamp è lo storico canale riservato al ritiro e trattamento delle sorgenti luminose esauste; ExtraPRO è dedicato, invece, alle piccole apparecchiature elettriche ed elettroniche e ai pannelli fotovoltaici. Per tutti gli altri RAEE, per pile, accumulatori e toner, con ExtraRAEE l’utente riceve le offerte dei migliori operatori presenti nella sua zona. Inoltre, per i siti autorizzati allo stoccaggio di sorgenti luminose, è disponibile la convenzione Waste-in che offre il ritiro e trattamento di questi RAEE a tariffe e condizioni preferenziali. Oltre a vedere garantito il rispetto degli obblighi imposti dalla normativa RAEE in termini di Responsabilità Estesa del Produttore, le aziende consorziate con Ecolamp hanno accesso ad una serie di vantaggi e servizi, tra cui la possibilità di offrire ai propri clienti un pacchetto che, oltre all’acquisto del prodotto nuovo, includa il ritiro e smaltimento a norma delle apparecchiature sostituite. Si tratta del servizio Eco Service, previsto solo per i membri del consorzio Ecolamp. Accanto all’eccellenza del sistema di gestione del rifiuto, all’efficienza e alla trasparenza, Ecolamp dedica un costante impegno nella informazione e sensibilizzazione dei cittadini, degli operatori di settore e dell'opinione pubblica sul tema del corretto riciclo dei RAEE. www.ecolamp.it

Iterchimica S.p.A. è un'azienda fondata nel 1967 da Gabriele Giannattasio, con sede a Suisio (BG), che attualmente opera in oltre 90 Paesi in tutto il mondo. Produce e commercializza prodotti per il miglioramento delle prestazioni dell’asfalto aumentandone sicurezza, sostenibilità ed efficienza. L’impresa collabora con le Stazioni Appaltanti, le imprese di costruzione, i General Contractor e gli studi di progettazione, sia in fase di progetto/costruzione, sia in fase di manutenzione, fornendo supporto tecnico e prodotti. I laboratori di Iterchimica sono accreditati presso il M.I.U.R. L’azienda collabora con i principali atenei italiani ed internazionali specializzati nelle pavimentazioni stradali e nella ricerca chimica-tecnologica. Iterchimica è associata al SITEB di cui è socia fondatrice. Iterchimica ha da sempre posto particolare attenzione allo sviluppo di tecnologie e processi a basso impatto ambientale, sviluppando nel tempo un know-how specifico e adatto a molteplici destinazioni d’uso. Gli studi condotti nei laboratori R&D hanno permesso di sviluppare tecnologie che consentono di recuperare risorse attraverso il riutilizzo di materiali: esistono infatti prodotti che riducono l’impatto ambientale poiché permettono di recuperare altissime percentuali di materiale proveniente da vecchie pavimentazioni demolite (il c.d. “fresato”) tramite produzione a freddo, senza compromettere le prestazioni finali, favorendo l’allungamento della vita utile della pavimentazione e riducendo di conseguenza le manutenzioni ordinarie e straordinarie. Grazie ad un processo brevettato è possibile recuperare anche specifiche tipologie di plastiche dure appositamente selezionate (circa 20 tonnellate/km strada), altrimenti destinate a metodi di smaltimento meno sostenibili. Le tecnologie messe a punto da Iterchimica consentono di abbassare le temperature di produzione riducendo le emissioni in atmosfera e l’impatto odorigeno: l’abbassamento delle temperature di produzione e di stesa comporta un risparmio energetico importante e consente di raggiungere località più distanti dall’impianto di produzione. Ci sono inoltre tecnologie che riducono l’impatto ambientale grazie a proprietà intrinseche, come ad esempio tecnologie antismog che riducono l’inquinamento atmosferico; tecnologie antighiaccio che inibiscono la formazione di ghiaccio sulla superficie stradale aumentando la sicurezza e permettendo minori interventi da parte dei mezzi spargisale; tecnologie che mitigano il rumore e le vibrazioni da traffico; soluzioni che rallentano il processo di invecchiamento dell’asfalto causato dall’ossidazione. Infine, grazie all’utilizzo di ossidi e colorazioni, è possibile ridurre il fenomeno delle isole di calore nei centri urbani e rendere più vivibili le città. https://iterchimica.it/

Il Consorzio RETEX.GREEN è lo strumento associativo nato, su iniziativa di SMI e Fondazione del Tessile Italiano, per garantire un maggiore livello di sostenibilità della Filiera e un concreto supporto per le aziende italiane, che nel prossimo futuro dovranno affrontare un quadro normativo completamente nuovo. RETEX.GREEN ripensa l’industria della moda con l’obiettivo di renderla circolare al 100%. La visione del Consorzio è quella di disegnare un futuro dove tutti i player della Filiera, upstream e downstream, diventano protagonisti della circolarità. Il Consorzio si occupa della gestione dei rifiuti fine vita del tessile, dell’abbigliamento, delle calzature e della pelletteria. Essendo il Consorzio di riferimento dei produttori, si propone come acceleratore del cambiamento, trainando il settore tessile-moda verso una sostenibilità innovativa, capace di creare sinergie e di offrire soluzioni diversificate a tutti gli stakeholder grazie al know-how manifatturiero di cui il mondo ci riconosce la leadership. Particolare importanza è data ai progetti di ricerca e sviluppo per il riciclo e la formazione per l’eco-design, nonché alle attività di informazione, comunicazione ed educazione ambientale mirate a creare una più ampia sensibilità e conoscenza delle complesse dimensioni dell’economia circolare. Per volere del sistema associativo, la caratteristica fondamentale di RETEX.GREEN è l’adozione delle best practice relative alla trasparenza e legalità della gestione dei rifiuti, in quanto Sistema collettivo EPR di produttori operanti in una delle Filiere, quella della Moda appunto, in cui il valore dei prodotti è in grandissima parte strettamente collegato alle loro componenti immateriali e valoriali, di cui l’etica e la legalità costituiscono un prerequisito essenziale. La mission di RETEX.GREEN è quella di massimizzare quantitativamente e migliorare qualitativamente la raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti dell’abbigliamento, delle calzature e della pelletteria e, più in generale, incrementare la sostenibilità ambientale e sociale della Filiera, a partire dai cicli produttivi, distributivi e di consumo dei prodotti moda da cui derivano i rifiuti. RETEX.GREEN promuove inoltre tra i propri consorziati le pratiche di prevenzione della produzione dei rifiuti, di simbiosi industriale, di produzione e di impiego dei materiali riciclati, nonché progetti di Ecodesign e di economia circolare in senso ampio, al fine di massimizzare il recupero delle risorse di valore contenute nei rifiuti e limitare il ricorso alla termovalorizzazione e allo smaltimento. Il Consorzio supporta inoltre i propri soci in tutte le pratiche amministrative e negli adempimenti di informazione, comunicazione, dichiarazione, registrazione e autorizzazione stabiliti dalla Normativa Ambientale a loro carico. www.retex.green

Ecocerved è la società consortile del sistema italiano delle Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura che svolge le attività funzionali alle Camere di Commercio per adempiere ai numerosi compiti previsti dalla normativa ambientale, a livello nazionale e comunitario: a tal fine, l’azienda progetta, realizza e gestisce sistemi informativi per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati e informazioni, in primo luogo su rifiuti ed emissioni. Dalla sua appartenenza al sistema camerale, ad Ecocerved deriva un ruolo di interfaccia tra mercato e Pubblica Amministrazione, che consente all’azienda di porsi come snodo tra i due mondi e di estendere, anche al settore ambientale, la storica esperienza delle Camere di Commercio nell’erogazione di servizi alle imprese e nella regolamentazione dei mercati. Le attività dell’azienda hanno permesso, negli anni, la creazione e l’aggiornamento di banche dati ambientali condivise ed omogenee, i cui dati concorrono a creare un patrimonio che esprime il suo potenziale di impiego anche in altri ambiti e procedimenti amministrativi. Grazie al know-how sviluppato nel corso della sua storia trentennale e alla crescente attenzione verso la sostenibilità, Ecocerved rappresenta oggi un riferimento per quanto attiene la svolta digitale nel campo della green economy. Facendo affidamento sulla sua elevata expertise, la società organizza in modo continuativo seminari e sessioni formative sulle più attuali tematiche relative agli adempimenti ambientali, che hanno come destinatari i professionisti, le imprese e i dipendenti delle Camere di Commercio; queste iniziative offrono ai partecipanti strumenti solidi per la corretta gestione delle attività, insieme ad una maggiore comprensione degli impatti ambientali e a una puntuale sensibilizzazione sugli argomenti correlati. Ecocerved, nell'ambito della ricerca, promuove e svolge studi e analisi di marketing per approfondire gli aspetti ambientali e la loro relazione con i fondamentali economici, anche collaborando con Centri di ricerca, Università, Enti pubblici e privati. L’azienda partecipa attivamente al processo di comunicazione all’intero sistema socio-economico: pubblicando informazioni rielaborate utili a una pluralità di stakeholder, garantisce infatti la facile consultazione anche da parte delle imprese e dei cittadini interessati. Attraverso la restituzione di informazioni saldamente basate sui dati, Ecocerved promuove lo sviluppo dell’attenzione ai temi ambientali, a partire dalle questioni legate a rifiuti ed emissioni, passando per l’economia circolare, fino ad arrivare a una prospettiva più ampia sulla sostenibilità aziendale. www.ecocerved.it

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